COMMITTENTE: OberholtzerMartini, studio dentistico
BRIEF: La richiesta di immagini meno istituzionali e più contemporanee, per un giovane studio dentistico che sta crescendo giorno dopo giorno!
DETTAGLI: Le foto sono state scattate nello studio O&M per venire incontro alle loro esigenze tempistiche e logistiche. Abbiamo concentrato il tutto in poche ore di shooting.
Credits
data: 2018
copy: nanostudio
fotografie: Andrea Garzotto, Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800, Nikon D3x
layout: (ty)
COMMITTENTE: Teatro Astra – La Piccionaia
BRIEF:
DETTAGLI:
Credits
data: 2007
luogo: Batticaloa, Sri Lanka
copy: nanostudio
fotografie: Marco Dal Maso, Andrea Garzotto
tecnologia: Nikon D200
layout: (ty)
COMMITTENTE: Gruppo Mastrotto, leader mondiale nella lavorazione delle pelli bovine.
BRIEF: documentare con un reportage fotografico la festa organizzata per il 60° anniversario dalla fondazione.
DETTAGLI: l’evento si è tenuto nel giardino di Villa Cordellina, nel vicentino. Le riprese sono state fatte per lo più all’aperto in condizioni di luce molto differenti e senza l’uso del flash.
Credits
data: 2018
luogo: Villa Cordellina Lombardi
copy: nanostudio
fotografie: Marco Dal Maso, Andrea Garzotto, Francesco Tretto
tecnologia: Nikon D800, Nikon D3x
layout: (ty)
COMMITTENTE: Mad in Italy, azienda bellunese con un’esperienza trentennale nella produzione di occhiali da vista e da sole.
BRIEF: realizzare immagini di indossato per la comunicazione del brand su sito internet, social e altri canali.
DETTAGLI: le fotografie dei modelli sono state scattate in studio
Credits
data: 2018
art director: Valentina Cinetto
copy: nanostudio
fotografie: Andrea Garzotto, Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800, Nikon D3x
layout: (ty)
COMMITTENTE: FOPE, brand internazionale di gioielleria fondato a Vicenza nel 1929.
BRIEF: realizzare il servizio fotografico per la campagna pubblicitaria worldwide 2017, un nuovo capitolo di quello che FOPE chiama A Tale of Beauty.
DETTAGLI: due modelle, una quinta e una proiezione hanno imposto il dialogo costante tra i piani e una serie di mascheramenti per garantire sempre fuoco e visibilità sui gioielli.
L’ambiente chiuso, un teatro, ha reso fondamentale il controllo della luce.
(Ty) ha lavorato con poca profondità di campo e ai limiti del vibrato a mano.
Innovare nel tono e nel registro,
portare il pubblico sul palco e ribaltare la scena,
sempre con il fuoco, discreto, sui gioielli.
Il set della campagna 2017/2018 non ha rappresentato l’unica collaborazione con FOPE. (Ty) ne ha ripreso i gioielli i alcuni micro-servizi fotografici a uso social. Si è trattato di sessioni più informali, in cui ci è stata data libertà di esplorare composizioni e riprese, per lo più utilizzando luce naturale.
Nello slideshow qui sotto, una nostra selezione di questi scatti più qualche immagine che non è diventata parte del racconto A Tale of Beauty, ma crediamo valga la pena di condividere.
Credits
data: 2017
art director: Flavio Albanese
stylist: Pina Gandolfi
copy: nanostudio
fotografie: Marco Dal Maso, Andrea Garzotto,
tecnologia: Nikon D800, Nikon D3x
layout: (ty)
Credits
cliente: Brooks
data: 2018
luogo: One Off Store di Via Melzo – Milano
fotografie: Marco Dal Maso, Andrea Garzotto
tecnologia: Nikon D800, Nikon D3x
layout: (ty)
Pater noster, qui es in cælis:
sanctificétur Nomen Tuum:
advéniat Regnum Tuum:
fiat volúntas Tua,
sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum
cotidiánum da nobis hódie,
et dimítte nobis débita nostra,
sicut et nos
dimíttimus debitóribus nostris.
et ne nos indúcas in tentatiónem;
sed líbera nos a Malo.
Amen.
Credits
cliente: Personal Work
data: 2018
fotografie: Marco Dal Maso, Andrea Garzotto
tecnologia: Nikon D800, Nikon D3X, Nikon D4X
layout: (ty)
COMMITTENTE: Tuttestorie, libreria cagliaritana e omonimo festival di letteratura per l’infanzia.
BRIEF: raccontare la manifestazione attraverso un video con immagini e interviste ai protagonisti.
DETTAGLI: le riprese sono durate quattro/cinque giorni e si sono svolte in varie location
Tuttestorie, festival di letteratura per l’infanzia
dal 2006 a ottobre a Cagliari
e in altri comuni della Sardegna
Credits
cliente: Urbancenter
data: 2018
copy: nanostudio
video: Fabio Ferrando, Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800, Panasonic GH4, Panasonic GH5
layout: (ty)
Credits
Credits
cliente: Personal Work
data: 2018
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800, Fuji X-Pro1
layout: (ty)
La Pianura Padana ha conquistato il primato di area con l’atmosfera più malsana d’Europa. Un triste record di cui però c’è poco da stupirsi visto i ripetuti allarmi lanciati dalle autorità nazionali e internazionali (tra gli ultimi avvertimenti quello del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’Agenzia Spaziale Europea) e visto l’assenza di qualsiasi presa di coscienza a riguardo.
L’Italia è il Paese dell’Unione europea che segna il record del numero di morti prematuri rispetto alla normale aspettativa di vita per l’inquinamento dell’aria. La stima arriva dal rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea): il Belpease nel 2012 ha registrato 84.400 decessi di questo tipo, su un totale di 491mila a livello Ue. Tre i ‘killer’ sotto accusa per questo triste primato.
Le micro polveri sottili (Pm2.5), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono, quello nei bassi strati dell’atmosfera (O3), a cui lo studio attribuisce rispettivamente 59.500, 21.600 e 3.300 morti premature in Italia. Il bilancio più grave se lo aggiudicano le micropolveri sottili, che provocano 403mila vittime nell’Ue a 28 e 432mila nel complesso dei 40 Paesi europei considerati dallo studio.
La zona più inquinata d’Italia è la Pianura Padana. A ribadirlo diversi studi che stimano come ogni abitante perda in media da 2 a 3 anni di vita a causa dell’inquinamento. A causa dello sforamento delle soglie fissate dall’Oms per la quantità di inquinanti nell’aria, in Lombardia ogni anno muoiono 300 persone, l’80% delle quali (circa 230) nella sola Milano. Questo dato considera unicamente gli effetti «acuti» dell’inquinamento, e non prende in considerazione l’impatto maggiore dovuto all’esposizione cronica.
A livello regionale, le regioni a cavallo della pianura padana hanno registrato le maggiori criticità. In Lombardia sui 12 capoluoghi, solo Sondrio e Lecco non hanno superato i limiti con le 4 centraline presenti sul territorio (due per capoluogo); per le altre città non c’è stato scampo, il 100% delle centraline è andato oltre i limiti.
In Piemonte Biella (2 centraline), Cuneo (2 centraline) e Verbania (1 centralina) non hanno registrato superamenti con le 5 centraline presenti. Le restanti 5 città hanno fatto l’en plein dei superamenti con le loro 13 centraline.
In Veneto delle sette città capoluogo, solo Belluno con la sua unica centralina si salva, mentre le altre 14 centraline dei sei centri urbani hanno superato il limite.
In Emilia Romagna il 25% delle centraline urbane ha superato il limite (5 su 20); si salva Bologna con la peggiore centralina che si ferma a 33 giorni nel 2016, Forlì, Cesena, Parma e Ravenna che non hanno rilevato superamenti nelle centraline urbane. Superamenti registrati invece a Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Piacenza e Rimini che hanno superato con una centralina ciascuna il limite di 35 giorni.
In Toscana non si sono verificati superamenti del limite in nessuna città capoluogo di provincia.
In Campania solo le stazioni di Benevento hanno registrato il 100% dei superamenti (2 centraline su 2), mentre a Napoli sono 2 su 6 quelle oltre i limiti; Salerno non ha registrato superamenti del limite così come Caserta.
Fonte: Legambiente – Dati al 30 gennaio 2017
Credits
cliente: Personal Work data: 2018 fotografie: Marco Dal Maso tecnologia: Nikon D800, Fuji X-Pro1 layout: (ty)
COMMITTENTE: Nidi, Dogtrot
BRIEF: documentare uno dei workshop dinamici tenuti da Gud, autore e illustratore, durante il Timothy Top Tour in giro per scuole, fiere e librerie d’Italia.
DETTAGLI: le riprese si sono svolte nella palestra di una scuola primaria durante lo svolgimento del laboratorio
Timothy Top ha 8 anni e una notte riceve un super potere che cambierà la sua vita e i destini di tutte le persone a lui vicine.
Perché tutto è possibile quando si ha un pollice verde!
Da spettatori a autori, ritratti dei bimbi con i loro disegni.
Credits
data: 2018
luogo: Scuola Primaria Edmondo de’ Amicis – Pistoia
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800
layout: (ty)
cliente: ASA studio
data: 2014 – 2018
fotografie: Andrea Garzotto
tecnologia: Nikon D3
layout: (ty)
L’orso bruno era giunto sull’orlo dell’estinzione a causa della persecuzione subita per secoli sulle Alpi da parte dell’uomo. Grazie al progetto di reintroduzione promosso dal Parco nel 1996, la specie sta tornando ad abitare le foreste ed i monti dove era sempre vissuta: il suo futuro resta tuttavia ancora critico.
ty con Marco Dal maso, ha percorso i luoghi nell’altipiano, dove l’orso è passato lasciando il segno
Credits
cliente: Personal Work
data: 2014
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800
layout: (ty)
COMMITTENTE: LaPresse, ossia la prima agenzia di stampa multimedia italiana a guida imprenditoriale. Produce notizie sotto forma di testi, immagini fotografiche e video, 7 giorni su 7 in tempo reale, 365 giorni l’anno, e fornisce i propri contenuti a oltre il 90% del mercato editoriale e broadcast in Italia. Oltre che nel mondo.
BRIEF: realizzazione di reportage fotografici per servizi giornalistici.
DETTAGLI: la collaborazione, iniziata nel 2013, ha portato Ty in diversi luoghi del Triveneto per documentare gli avvenimenti in atto.
Venezia, 2017. Centro di accoglienza presso l’ex base di lancio a Conetta.
Protesta dei rifugiati in seguito al presunto mancato soccorso di una donna di 25 anni che si era sentita male nei bagni e che è morta malgrado ai soccorsi.
Udine, 2015. Caserma di Cavarzevani.
Quotidianità di un gruppo i profughi afgani e pakistani arrivati in Italia da qualche giorno nel tentativo di ottenere il permesso a entrare nel campo di accoglienza allestito all’interno della caserma.
Padova, 2015. Carcere Due Palazzi.
Sono calciatori particolari quelli dell’Asd Polisportiva Pallalpiede, sono i detenuti del carcere padovano. La loro squadra ha ottenuto il via libera all’iscrizione al campionato di terza categoria, la lega dilettanti
Thiene, 2015.
Campagna elettorale della Lega Nord per l’elezione a Presidente della Regione Veneto di Luca Zaia.
Asiago, 2017.
Visita di Carlo d’Inghilterra, principe del Galles ed erede al trono d’Inghilterra in Italia.
Monteberico – Vicenza, 2014.
Un gruppo crescente di fedeli si raduna attorno ad Angelica Scognamiglio, che sostiene di parlare con la Madonna che, puntualmente, le appare ogni 7 del mese alle ore 15. L’apparizione.
Credits
data: 2013-2017
copy: nanostudio
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D200, Nikon D800
layout: (ty)
COMMITTENTE: Tipic, soggetto multidisciplinare che coniuga design thinking e marketing strategico.
BRIEF: realizzare i ritratti dei componenti dello studio e reportage di eventi/installazioni curati.
DETTAGLI: le fotografie dei tipi Tipic sono state scattate in studio, i reportage sono fatti, naturalmente, in loco.
offmat@Banner
ItalianGestures
Credits
data: 2015-2017
copy: nanostudio
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800
layout: (ty)
COMMITTENTE: Sinigaglia 272*, azienda orafa vicentina che dal 1959 realizza gioielli puntando interamente sull’artigianalità della propria produzione.
BRIEF: utilizzare la fotografia per rappresentare a 360° l’azienda e le sue collezioni.
DETTAGLI: le riprese in laboratorio sono state integrate con foto di still life e con alcuni scatti di indossato che Sinigaglia ha utilizzato in tutti i suoi strumenti di comunicazione.
Credits
data: 2017
copy: nanostudio
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800
layout: (ty)
COMMITTENTE: Giuliano Baldessari, chef stellato del ristorante Aquacrua, giudice delle trasmissioni televisive Saranno Stellati e Top Chef.
BRIEF: realizzare una serie di ritratti fuori dagli schemi, ma a uso corporate.
DETTAGLI: le immagini, scattate negli ambienti del ristorante, sono frutto di un baratto di sensi. Ty si è occupato della vista, Giuliano del gusto e dell’olfatto.
Giuliano Baldessari è chef stellato di Aquacrua,
giudice di Saranno Stellati e Top Chef
Credits
data: 2017
copy: nanostudio
fotografie: Marco Dal Maso, Andrea Garzotto
tecnologia: Nikon D800, Nikon D3X
layout: (ty)
COMMITTENTE: MI&TI, B&B che si trova in centro a Vicenza. a pochi metri dalla Basilica Palladiana.
BRIEF: raccontare la città di Vicenza nei suoi percorsi più o meno turistici allo scopo di arredare le pareti del B&B con stampe fotografiche.
DETTAGLI: le immagini, richieste in formato per lo più verticale, sono state scattate nell’arco di una giornata.
Esempi dell’allestimento.
Credits
data: 2016
copy: nanostudio
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800
layout: (ty)
COMMITTENTE: Urbancenter, impresa creativa che dal 2012 opera principalmente nel cagliaritano per lo sviluppo del territorio tramite la formazione, la promozione artistica e della creatività.
BRIEF: realizzare un video-documentario che ne racconti progetti e attività.
DETTAGLI: Le immagini e le interviste che costruiscono il raccontano di questo company profile video sono state girate in 7 giorni di riprese in numerose location dove Urbancenter opera.
Credits
data: 2018
copy: nanostudio
video: Marco Dal Maso, Fabio Ferrando
tecnologia: Nikon D800, Panasonic GH4, Panasonic GH5
layout: (ty)
Robot.
Abitano il paesaggio, presenze silenti della campagna desolata, segnali svettanti di cime nude, propaggini elettrificate di sinapsi meccaniche. Così evidenti da sparire alla vista, così imponenti da sovrastare lo sguardo.
Robot.
Meccanismi. Dispositivi. Circuiti. Ferro, acciaio, rame, ruggine. Onde elettromagnetiche che vibrano sulla terra. Ombre di metallo, giganti silenti, masse regolari, più spesso simmetriche, stagliate sullo sfondo di un territorio non più intatto.
Robot.
Residui di un futuro remoto, velocemente divenuto passato prossimo. Colossi di una modernità arcaicizzante, di una magia non più attuale ma non ancora decaduta. Fantasmi cigolanti, abitanti inquieti di un ambiente di cui sono parte parassitante, escrescenze, deiezioni.
Robot: dal ceko robota, lavoro pesante.
Come il Golem di Rabbi Loew, come il giocatore di scacchi di Maelzel, come i robot universali di Rossum, come gli androidi di Asimov.
Un progetto visivo che esplora la persistenza di oggetti non ancora obsoleti nel paesaggio contemporaneo. Elementi familiari della nostra quotidianità, vestigia di un progresso remoto ancora pulsante.
Robot. Testimoni smisurati e giganteschi fantasmi di un’epoca vicina e lontana, in cui scienza e alchimia, esperimenti e incubi, popolano insieme l’immaginario e il paesaggio.
Credits
cliente: Personal Work
data: 2010-2014
fotografie: Andrea Garzotto
tecnologia: Nikon D3, Nikon FM2
layout: (ty)
Cos’è il folklore se non l’iconografia delle radici, la trasposizione sul piano reale di storie, leggende, tramandate a voce, spinte avanti a memoria, impregnate di una ritualitá atavica che non sentiamo di appartenere ma che, inconsciamente, perpetriamo?
La periferia è il luogo del folklore: la tradizione è decentrata, fuori dai riflettori.
Lontano dalle masse, è dentro al popolo.
Le fiere di paese ricalcano ovunque lo stesso copione, con i loro tendoni lisi, le tavolate in serie, l’odore della carne al fuoco.
Il rituale collettivo si compie sulle piste da ballo; la musica esce forte dagli altoparlanti, e si riversa sgraziata sulle coppie che interpretano se stesse.
Let’s Folk: non “fenomeni da baraccone”, ma uomini e donne pregni di “umanità”.
L’intento documentaristico scioglie la propria rigiditá al fuoco di un romanticismo decadente, facendo fuoriuscire dal grottesco -di paesaggi, soggetti e scene – una bellezza scarnificata, lievemente sofferente, intensa.
Da Let’s Folk traspare una malinconia inconscia, non conosciuta per esperienza diretta, ma radicata sì profondamente (nello spettatore) da identificarsi con il background emozionale di chi guarda.
Credits
cliente: Personal Work
data: 2012-2017
fotografie: Andrea Garzotto
tecnologia: Nikon D3x
layout: (ty)
Ritratto di signora è una collezione di istanti fragili, volti di donne appena tremanti le cui storie sono vagamente udite nel minuscolo silenzio che c’è tra un click e l’altro.
Ritrarre una signora, dunque. Non una donna: una signora. Quel qualcosa in più, quel qualcosa in meno, quel qualcosa oltre. Esattamente quel qualcosa. Che cosa? Un non-so-che. Ritratto di signora è l’ardore di una manciata di momenti segreti impigliati tra i bordi di un’immagine. È l’affannoso desiderio di catturare un non-so-che e di portarlo non-so-dove.
Ritratto di signora è una galleria intima, popolata di presenze femminili che si danno obliquamente, per sussurri e sospiri. Pronte a sottrarsi, a ritrarsi, trascinandosi addosso i propri segreti, le sillabe mute dei loro nomi non svelati. I loro volti catturati in fotografia, quasi immobili benché tremanti, dicono e tacciono una storia più dolente, più indicibile. Da lì, appena oltre il filtro sospeso dell’immagine, queste signore ci guardano mute e quasi beffarde, lacerate e perplesse, seducenti, lievi. Dietro l’obbiettivo, ça va sans dire, lo sguardo di un uomo. Perché Ritratto di signora è il crocevia di due differenze che si incontrano, l’esercizio di questo incanto strano: piccolo labirinto radioso in cui perdersi un po’. È una storia che si fa da sola, e poi passa – così, senza quasi fare male. Fotogramma dopo fotogramma.
Credits
cliente: Personal Work
data: 2014
fotografie: Andrea Garzotto
tecnologia: Nikon D3x
layout: (ty)
Dolore passionale che crea orgasmo.
Strangolamento, bruciature e tagli di fendente
Corpo straziato dal dolore, quasi divelto in posizione artistica sollevato.
Unione tra perversione e amore corporale, schiavo in regressione sottomesso gode il piacere del dolore, chiede pietà con trepidante lussuria, capovolto lacerato, gode il suo sesso in languido orgasmo.
Dal corpo muto e attonito, sgorga il sangue, il dolore si trasforma in piacere mentale e la quasi malvagità del padrone crea una sorta di goduria selvaggia. (E.Vivian)
BDSM è l’acronimo di Bondage & Discipline, Domination & submission, Sadomasochism. Una sigla che riassume l’insieme delle pratiche erotiche, finalizzate al conseguimento di un piacere che spesso resta del tutto cerebrale, in cui l’intesa, la complicità, e la complementarietà di intenti dei partners si spinge oltre il confine moralmente assegnato alla sessualità.Dal nord Europa il fenomeno del BDSM è dilagato in Italia, dove soprattutto negli ultimi decenni, è diventato un fenomeno sociale in crescita. Probabilmente perché entrato nel quotidiano per vie traverse come le passerelle di moda o semplicemente perché sono aumentati i luoghi di incontro, dalle chat erotiche ai club.
Credits
cliente: Personal Work
data: 2010
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D200
layout: (ty)
Credits
cliente: Personal Work
data: 2017-2018
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800
layout: (ty)
Localizzato della zona Nord di Rio de Janeiro, il Complexo do Alemão abbraccia cinque barrios: Penha, Olaria, Ramos, Bonsucesso e Inhauma, e 12 favelas: Morro da Baiana, Morro do Alemão, Alvorada, Matinha, Morro dos Mineiros, Nova Brasília, Pedra do Sapo, Palmeiras, Fazendinha, Grota, Vila Cruzeiro e Morro de Adeus. Il Complexo è abitato da 70.000 persone, detiene il reddito pro-capite più basso dell’intera Rio, ed è da sempre considerato uno luoghi più pericolosi della città.
A partire dal 2011, il Complexo do Alemão divenne ben presto il laboratorio principale del progetto di “pacificazione delle favelas”.
Credits
data: 2014
luogo: Rio de Janeiro
copy: Giuseppe Santonocito
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800
layout: (ty)
Credits
cliente: Personal Work
data: 2017
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Fuji X-pro1
layout: (ty)
Credits
cliente: Personal Work
data: 2014
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800
layout: (ty)
Il Gruppo Battistolli è leader nel mercato della sicurezza,trasporto valori,servizi vigilanza, logistica ,servizi fiduciari e tecnologia applicata sicurezza.
Consegna delle Stelle d’argento – 28 aprile 2018
Credits
cliente: Gruppo Battistolli
data: 2014-2017
fotografie: Andrea Garzotto
tecnologia: Nikon D3x
layout: (ty)
COMMITTENTE: AsaStudio, prestigioso studio di architettura vicentino con sedi a Milano e Berlino.
BRIEF: realizzare ritratti aziendali per la rinnovata corporate identity.
DETTAGLI: rilettura del corporate portrait in cui i collaboratori dello studio vengono ritratti solo in posa classica. Per ciascun soggetto si aggiungono due versioni: un controluce di profilo e uno scatto informale in cui ciascuno “dichiara” un proprio hobby, interesse o peculiarità.
Credits
data: 2016
copy: nanostudio
team: Marco Dal Maso, Andrea Garzotto
luoghi: ASA Studio Albanese
tecnologia: Nikon D800, Nikon D3x
layout: (ty)
This series of portraits speak about unemployment, not through statistics, but through the point of view of men and women who daily fight against anxiety, depression, expectation, hope that something will change in the future.
DISOCCUPATIA is a kind of psychological illness due to the inability to use the much time available, linked to unemployment
La forza di un ritratto passa attraverso lo sguardo, la condivisione con chi guarda delle pieghe d’espressione del guardato, dei tratti fisiognomici che ne esprimono l’essenza, e fanno ipotizzare una propensione caratteriale del soggetto ritratto, il suo stato d’animo è inteso leggendo piccoli, quasi impercettibili segni.
Ma in un processo di sintesi, come quello operato da Marco Dal Maso in DISOCCUPATI/E (work in progress), in cui il volto non compare mai, la visione identitaria si deve cercare nel contesto, in elementi che sono “altri” dal volto, scavando nel quadro compositivo.
Voltati di spalle, i protagonisti degli scatti costringono lo spettatore ad uno sforzo duplice: da un lato uno sforzo immaginativo, ipotizzando un viso come fosse un esercizio ottico di completamento di una parte mancante; dall’altro di concentrazione, spostando l’attenzione su tutto ciò che è collaterale ad esso, ma che diventa essenziale.
Dis-occupazione significa, non troppo banalmente, senza più occupazione. Da più di 24 mesi sono disoccupati, attualmente in Italia, oltre 4 milioni e 700 mila persone. Sotto i 25 anni ci sono 642 mila a non avere più un lavoro. Tanti di loro, troppi, dopo un paio d’anni di tentativi smettono di cercare un’occupazione.
In una società in cui il lavoro è un valore costituzionale, l’assenza di tale diritto comporta la sensazione di venire privati di una parte della vita stessa. Come in un domino, le conseguenze dell’inattività travolgono e sconvolgono la persona che la subisce: l’incertezza, la paura del futuro, l’impossibilità di far fronte a bisogni primari, a breve e lungo termine, di sè e di persone vicine, sono tutti disagi che si ripercuotono sulla salute psicofisica dell’individuo. Questi diventano ansie, attacchi di panico, depressioni che portano, in alcuni drastici casi, a compiere gesti estremi.
Partendo dall’idea che la perdita del lavoro non sia altro che il primo stadio di una serie di reazioni a catena che investono l’individuo nella sua sfera psichica, emotiva, fisica e comportamentale, attraverso la reiterazione della struttura compositiva Dal Maso insiste sul concetto di assenza: l’assenza di lavoro assume le fattezze, all’interno dello scatto, di un’assenza di prospettiva, parallelamente ad un’assenza di movimento. La stasi che vivono i disoccupati nella ripetizione di giorni uguali a se stessi, come in un “congelamento del tempo”, si trasmette negli scatti ai corpi immobili, alle pose stanche (immobilità precaria), alla luce che mette a nudo ogni singolo particolare.
Nella scelta dell’inquadratura frontale, nel primo piano invadente, Dal Maso costringe ad una vicinanza scomoda con i soggetti ritratti. Lo sguardo dello spettatore è costretto ad inglobare la figura colta di spalle e la sua stessa percezione dell’oggetto del guardare, sia esso la cucina della propria casa, il portone sbarrato della fabbrica chiusa per fallimento, il parco giochi sotto il condominio, il bancone di un bar. Dall’intimità scenografica dell’ambiente domestico al distacco emozionale del non-luogo, lo scarto è quasi impercettibile: le pareti di fondo sono tutte indistintamente ostacoli ad una visione allargata, metafora di una proiezione mentale impossibilitata a espandersi.
Credits
cliente: Personal Work
data: 2014
copy: Petra Cason
photo: Marco Dal Maso
luoghi: Padova, Vicenza
tecnologia: Nikon D800
layout: (ty)
Il gioco d’azzardo in Italia, primo paese nella classifica europea e terzo in quella mondiale tra quelli che giocano di più, muove un giro d’affari pari a 71,6 miliardi, equivalente al 4% del pil nazionale.Si calcola che in media ogni italiano, compresi i neonati, spenda 1200€ all’anno in gioco.
Padova, Italia. Sala scommesse. Padua, Italy. Betting room
Casinò di San Marino. Torneo di Poker Tezas Hold’em. Casino of San Marino. Texas Hold’em Poker Cup.
Due milioni, secondo alcuni studi, sono i giocatori a rischio e 800 mila quelli che soffrono di una vera e propria dipendenza, la ludopatia.Il centro Bad Bachgard, nella provincia di Bolzano, è specializzato in cure per dipendenze da gioco, attraverso l’ippoterapia, la danzaterapia, l’arteterapia, la terapia di gruppo.
Padova, Italia. Sala scommesse. Padua, Italy. Betting room
Gambling in Italy moves to a turnover of 71.6 billion, equivalent to 4% of national GDP. Italy is the first country in the European rankings and third in the world among those who play more. It is estimated that on average each Italian, including babies, spend € 1200 a year at stake.
Rodengo, Bolzano, Italia. Bad Bachgert, centro terapeutico specializzato in dipendenze da gioco d’azzardo. Un ex giocatore d’azzardo nella sua stanza. Rodengo,Bolzen, Italy. Bad Bachgart, a therapy centre specializes in addictions to gambling. A gambler in his room.
Two million, according to some studies, the players are at risk and 800 000 who suffer from a real addiction, LUDOPATIA.
The Bad Bachgard center, in the province of Bolzano, is specializes in treatment for gambling addictions through hippotherapy,
the dance therapy, art therapy, group therapy.
Rodengo, Bolzano, Italia. Bad Bachgert, centro terapeutico specializzato in dipendenze da gioco d’azzardo. Rilassamento. Rodengo,Bolzen, Italy. Bad Bachgart, a therapy centre specializes in addictions to gambling. Relaxing.
Nel 2012, in collaborazione con la curatrice Petra Cason nasce il progetto espositivo MIND THE G.A.P
Esposizioni
VICENZA. Loggia del Capitaniato, Piazza dei Signori.
23 novembre – 2 dicembre 2012
CORSICO, Milano. Sala la Pianta via Leopardi, 7
13-28 aprile 2013
MERANO. Sala Esposizione, Palazzo delle Vecchie Terme
19-27 novembre 2013
Credits
cliente: Personal Work
data: 2012
copy_Petra Cason
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D200, Nikon D800
layout: (ty)
“Le cose dell’arte cominciano spesso dove finiscono quelle della vita.
La vita comincia come una nascita, un’opera d’arte può cominciare nel segno della distruzione: regno delle ceneri, ricorso al lutto, ritorni di fantasmi, scommessa necessaria sull’assenza.”
Georges Didi-Huberman, sculture d’ombra aria polvere impronte fantasmi
L’immagine, questa cosa densa e toccante, perché è così importante?
Perché alle immagini affidiamo i nostri pensieri, i nostri desideri, le nostre aspirazioni e le nostre paure.
I volti, i colori, la sensazioni e gli stati d’animo sono immagini che portiamo dentro.
Ma sbaglieremmo a considerare le immagini come un duplicato tangibile delle cose e delle persone.
Sono ricordi, impressioni, indizi e frammenti.
Sono residui che galleggiano nella zona incerta del non più e del non ancora.
Le immagini, questi oggetti fisici e mentali, hanno il dono di sopravvivere alle cose e alle persone, diventandone i loro spettri e i loro fantasmi.
Ceneri tiepide di fiamme che non bruciano più.
Una collezione di scatti, un catalogo di questi resti.
E come un negromante contemporaneo decide di metterle in fila per invocarne l’anima, per percepirne la carne.
“Immagine: cenere viva”
Immagini, come tracce. Tracce come ceneri.
“Chi è Cenere? Dov’è? Dove sta correndo a quest’ora?
Una persona scomparsa e una cosa che, a un tempo, ne serba e ne perde la traccia, la cenere.
La cenere è appunto questo: ciò che serba per non più nemmeno serbare, mentre il resto è affidato alla dissipazione”
“Non vi è cenere senza fuoco […] I.L.Y.A.L.C. (il y a là la cendre, vi è là la cenere)”.
Jacques Derrida, Ciò che resta del fuoco
Credits
cliente: Personal Work
data: 2014 – 2016
fotografie: Andrea Garzotto
tecnologia: Nikon FE2
layout: (ty)
COMMITTENTE: Comune di Vicenza
BRIEF: girare ed editare un video da proiettare durante il concerto vicentino di Christian Fennesz, superstar della musica elettronica. L’esibizione era parte del progetto Ti Ricordi Vicenza con al centro Campo Marzio, la sua identità di parco urbano e la sua posizione all’interno dell’immaginario passato, presente e futuro della città.
DETTAGLI: Il montato originale dura un’ora. Le condizioni meteorologiche avverse hanno poi imposto la cancellazione dell’evento.
Credits
data: 2015
musiche: Christian Fennesz
copy: nanostudio
video: Marco Dal Maso
tecnologia: Panasonic HX-WA10, Nikon D800
layout: (ty)
COMMITTENTE: Cereal Docks, il principale gruppo industriale italiano attivo nella trasformazione di cereali e semi oleosi per usi alimentari, industriali, tecnici e nella produzione di biocarburanti.
BRIEF: realizzare una collezione di immagini fisse e in movimento per comporre il complesso ritratto di Cereal Dock con i suoi valori, le persone e i progetti per il futuro.
DETTAGLI: le riprese hanno richiesto viaggi su navi cargo, interviste ai produttori primari e visite a piantagioni vicine e lontane.
Credits
data: 2016
copy: nanostudio
fotografie: Marco Dal Maso
video: Fabio Ferrando e Marco Dal Maso
luoghi: Vicenza, Camisano, Marghera, Portogruaro, Venezia, Ferrara
tecnologia: Nikon D800, Panasonic GH4, GoproHero4
layout: (ty)
Bulqiza, è una piccola città nel nord dell’Albania, a 50 km dal confine con la Macedonia, sviluppatasi a partire dagli anni 50, con la scoperta dei primi giacimenti di cromo.
I giacimenti si rivelano così considerevoli da portare l’Albania al terzo posto nella classifica mondiale degli esportatori.
Ma la ricchezza mineraria si trasforma in una maledizione per la popolazione locale, dedita al suo sfruttamento in condizioni pre-industriali, invariate nel corso degli anni e gli incidenti, spesso mortali, nelle gallerie, sono all’ordine del giorno.
Attualmente 700 persone, tra uomini e donne, sono impiegati nella miniera più grande dell’Albania, di proprietà dell’austriaca ACR, e, per un salario medio di 400000 lek al mese (circa 290 euro) si spingono fino a 1400 metri di profondità.
Per quasi 2 mesi i minatori di Bulqiza, hanno scioperato, e per settimane 16 di loro hanno portato avanti uno sciopero della fame dentro una di queste gallerie a 1400 metri di profondità, in una situazione pericolosa a livello di salute, con un forte tasso di umidità e scarsa aria respirabile.
Le ragioni della protesta, sostenuta dalla confederazione dei Sindacati, sono la richiesta di un aumento salariale del 20%, il miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza, l’abbassamento dell’età pensionabile, ed una politica di investimenti sulle strutture (risalenti ai tempi del regime comunista) che garantiscano una continuità produttiva.
Credits
cliente: Personal Work
data: 2012
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D200, Nikon D800
layout: (ty)
La volta stellata è di tela
volteggiano angeli in tuta
arrancano uomini buffi
per occhi stupiti di bimbo
risate che suonano a festa.
La musica è forte e vivace
cavalli che danzano in cerchio
leggiadra la donna li guida
li doma nel trotto vitale
fra schiocchi di frusta elegante.
Un filo si tende nel cielo
tralicci di stelle posticce
si staglia nel trepido sguardo
l’acrobata in passi felpati
che rubano tutti i respiri.
Leoni che sfilano fieri
le gabbie ignorando nei balzi
fra grida di finto terrore;
Tra fauci è la testa dell’uomo
che vive sfidando la morte.
Coltelli lanciati incoscienti
e fuoco che bocca ruggisce
che accoglie irridendo la spada
sfidando le leggi mansuete
di pelle da vendere cara.
Da spalti più vuoti che pieni
nell’ultimo applauso di rito
il pubblico s’alza distratto
dal mondo reale che incombe
scordando gli artisti del circo.
La piccola contorsionista
nostalgica guarda partenze
nel mesto sorriso di scena
sapendo che invece a salpare
è lei sopra ruote gitane. (Oliviero Angelo Fuina)
Credits
cliente: Personal Work
data: 2012
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D200
layout: (ty)
Apriamo l’atlante d’Europa e andiamo a cercare una piccola cittadina di nome Sibiu, in Romania. É una città di stampo medioevale e con un forte carattere cosmopolita, dove convivono diversi gruppi etnici tra cui, i principali, rumeni, tedeschi, ungheresi e rom.
Qui vive insieme alla sua comunità Florin Cioaba, il re dei Rom. Florian ha ereditato il titolo dal padre nel 1997 ed è cresciuto all’interno di una famiglia che da sempre lotta per l’integrazione dei Rom.
Sibiu è la culla del regno di Florin Cioba. Ma la città ha vissuto anche un momento di gloria nel 2007 quando è stata capitale europea della cultura. Quell’anno ha ospitando numerosi eventi di caratura internazionale tra cui il tradizionale festival di teatro, cinema, jazz e fotografia che l’ha connotata come una città aperta e innovatrice.
Florin Cioba è morto pochi anni dopo queste foto, ma la sua “dinastia” continua.
Credits
cliente: Personal Work
data: 2008
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D200
layout: (ty)
You can not praise the sacrifice of yesterday, if you are not ready to tomorrow’s” B.Mussolini
It’s called the third way, the alternative to capitalism and communism. A lifestyle choice not to be classified only as an ideological revival. Italian extreme right are nazi-fascists, workers in the odor of socialism and ultras of the stadiums with their banners and chants racist gestures.Extreme right is a vast and varied skyline: parties, revolutionary groups, community centers, all formations that share the same pillar, nationalism with heavy racial intolerance. The fight against illegal immigration, often resulting in clashes and attacks organized.The percentage of supporters has grown significantly, especially among young people. In high schools the idealism of the left seems to have been dethroned from the pragmatism of the right: the reality, the facts, not words.The neo-Nazism in Italy is concentrated mainly in the north. The Veneto Front Skinheads is active since 1986 as a cultural association, organizes contests and exhibitions alongside rock-right parties.The values of neo-fascists are the defense of Italianity, family values, of Christianity, and especially social pol
Credits
cliente: Personal Work
data: 2008-2010
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D200, Leica M6
layout: (ty)
Il campionato mondiale di calcio 2014 o Coppa del Mondo FIFA del 2014, noto anche come Brasile 2014, è stata la 20ª edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili organizzata dalla FIFA, svoltosi da giovedì 12 giugno a domenica 13 luglio 2014.
La squadra nazionale campione in carica, la Spagna, è stata eliminata al primo turno, dopo aver perso le partite giocate contro i Paesi Bassi (1-5) e contro il Cile (0-2).
La Germania, superando senza sconfitte le diverse fasi e battendo per 1-0 l’Argentina ai tempi supplementari della finale, ha conquistato il suo 4º titolo mondiale.[2][3] È stata la prima volta che una squadra europea ha vinto un mondiale in America, e la seconda che una squadra europea ha alzato la coppa del mondo fuori dall’Europa (la Spagna è stata la prima nel 2010 in Sudafrica).
Credits
cliente: Personal Work
data: 2014
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800
layout: (ty)
“Se si vuole ottenere piacere dal proprio lavoro occorre coniugare innovazione e cultura. La Battagliola, in maniera innovativa per le uve di Lambrusco, ha scelto un impianto a “cordone speronato” con una bassa produzione di kg. 1200 di uva per ettaro che, insieme ad una potatura a due sole gemme per sperone, ne limita la carica produttiva migliorandone corposità e struttura, producendo così migliori estratti per un Lambrusco che dà piacere a tutti gli amanti di questo vino.”
Credits
cliente: Finestrino
data: 2013
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D800, Nikon D200
layout: (ty)
COMMITTENTE: Pianegonda è un marchio di gioielleria fashion in argento lanciato nel 1994 e improntato su design contemporanei e forme innovative.
BRIEF: realizzare una serie di 50 ritratti di donne vicentine che indossano e interpretano i prodotti del marchio.
DETTAGLI: il video in stop motion utilizza gli scatti fotografici realizzati in tre giorni di riprese e virati cromaticamente a richiamare i colori del logo (versione 2012).
Credits
data: 2012
art director: T-Rex&Bros
fotografie, video: Marco Dal Maso
musica:Roberto Jonata
copy: nanostudio
tecnologia: Nikon D800
layout: (ty)
Nell’anno del centenario della scomparsa di Antonio Fogazzaro, un percorso fotografico tra i luoghi che ispirarono i suoi romanzi. Un lavoro realizzato in collaborazione di AnticaCharta e con il patrocinio del FAI, Fondo Ambientale Italiano.
Credits
cliente: AnticaCharta – FAI, Fondo Ambientale Italiano
data: 2011
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Canon G10
layout: (ty)
Antonio Zamperla S.p.A. è una azienda italiana fondata nel 1966, costruttrice di giostre meccaniche, situata ad Altavilla Vicentina.
È specializzata nella produzione sia di giostre trasportabili (tra cui alcuni popolari modelli di ottovolanti) che in attrazioni per installazione fissa, concepite sia per grandi parchi divertimento che per centri d’intrattenimento e svago al chiuso.
Credits
cliente: Caratti&Poletto
data: 2009
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D200
layout: (ty)
La Guerra civile dello Sri Lanka è un conflitto nato nel 1983 e terminato nel 2009. È una guerra i cui si scontrano il governo e le Tigri di Liberazione del Tamil Eelam, gruppo separatista che combatte per la creazione di uno stato indipendente nel nord e nell’est dell’isola dello Sri Lanka, appunto chiamato Tamil Eelam. Questo reportage racconta la situazione della popolazione della costa orientale costretta a lasciare le proprie abitazioni, bersaglio dello scontro tra governo e ribelli.
Credits
cliente: Personal Work
data: 2007
fotografie: Marco Dal Maso
tecnologia: Nikon D200, Leica M6
layout: (ty)