Il tracciato della TAV ridefinisce il territorio secondo una logica di velocità, imponendo una nuova geometria al paesaggio e alla vita di chi lo abita.
A Vicenza e provincia, il tempo del cambiamento è iniziato, ma le sue conseguenze si distribuiranno per anni nei vuoti lasciati dalle case abbattute, nei negozi chiusi, nei quartieri spezzati.
A pagare questo passaggio non sono solo i campi, le strade, i muri. Sono le persone che devono lasciare le loro abitazioni, rinunciare a un luogo costruito nel tempo, spesso con fatica. Sono famiglie sradicate, storie interrotte, legami dispersi.
Questo progetto prova a fermare lo sguardo prima che tutto venga coperto dal rumore. Racconta cosa resta quando si perde un posto da chiamare casa.